A sostegno di un edilizia sempre
migliore.
Oggi,
Isolare meglio per consumare meno.
Prendere coscienza delle conseguenze che si manifesterebbero per via del surriscaldamento globale è, oggi, di capitale importanza.
Un impatto reale.
L’emissione di anidride carbonica (CO2), ovvero il gas maggiormente responsabile dell’effetto serra, deriva principalmente dai consumi all’interno degli edifici ad uso civile; circa il 40% del consumo di energia primaria.
La legislazione oggi in essere considera la coibentazione come una fase rilevante della progettazione degli edifici, al fine di limitare l’impatto energetico e ridurre gli sforzi economici.
Uno stabile ben isolato minimizza l’energia impiegata, limita gli sprechi, incrementa l’efficienza e la durata dell’ambiente abitativo stesso. E riduce le emissioni.
Isolare in modo efficiente, un contributo attivo per la protezione del clima. Un investimento garantito.
Un corretto isolamento è la strada del futuro ed è un interesse primario per tutti noi. Basti pensare che il 57% (parametri minimi) dell’energia consumata all’interno degli edifici è destinata al riscaldamento.
Il potenziale impatto che un pacchetto coibente adeguato può avere sul risparmio energetico ed economico è dunque notevole. Un isolamento termico realmente efficiente ed efficace può consentire un consumo quasi nullo di energia per il riscaldamento.
In quest’ottica l’efficienza energetica rappresenta la più accessibile e vantaggiosa forma di energia alternativa.
L’applicazione delle Direttive e dei Regolamenti Europei, scopi e obiettivi.
Le Direttive relative ai prodotti da costruzione e riguardanti l’efficientamento energetico sono state oggetto di una continua evoluzione. Le prime nascevano inizialmente per rimuovere barriere commerciali nel mercato UE, oggi invece, con il Regolamento sui prodotti da costruzione (CPR), si sono trasformate in dictum riguardanti l’implementazione di sistemi di controllo di qualità, e di garanzia delle prestazioni. Le seconde sono nate con la crescente sensibilizzazione verso il surriscaldamento globale e gli impatti ambientali.
Di questa seconda famiglia, la Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD), che ha introdotto il concetto di certificazione energetica dell’edificio come strumento per la determinazione e il conseguente miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio stesso. Questa certificazione comprende, tra i vari, le prestazioni energetiche e relativo consumo, le indicazioni sullo stato degli impianti, la presenza o meno di fonti rinnovabili (etc.). La sua introduzione ha garantito maggiore trasparenza, consentendo l’erogazione di incentivi ed agevolazioni statali per il raggiungimento di valori limite (vedi normativa di seguito).
In questo panorama i prodotti isolanti rappresentano, fra i vari materiali da costruzione, il più immediato strumento per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. A tutte le famiglie principali di prodotti isolanti fa capo una norma armonizzata europea che stabilisce la modalità e la frequenza di prove cui sottoporre il materiale per garantire i livelli di prestazione dichiarati. Il mantenimento dei quali è onere del fabbricante che deve rilasciare le DoP (Dichiarazione di Prestazione), dopo aver sottoposto il prodotto a prove sia interne che esterne (rilasciate da laboratori di competenza certificati).
Isolare in maniera efficiente. La normativa vigente in Italia.
Per limitare le emissioni, in materia di efficienza energetica, la Comunità Europea ha indicato ai paesi membri la strada da percorrere con la Direttiva 2002/91/CE “Rendimento energetico nell’edilizia” (EPBD), successivamente aggiornata con la Direttiva 2010/31/UE (EPBD2).
L'Italia, recepisce le indicazione delle due direttive attraverso il DLgs 192/05, il Decreto Legge 63/13 (convertito dalla Legge 90/13) e l’ultimo, il Decreto Ministeriale del 26/06/2015, che dal 1 ottobre 2015 prevede un livello minimo di prestazione energetica degli edifici nel settore residenziale, andando ad introdurre nuove modalità di calcolo delle dispersioni energetiche degli edifici.
Tali limiti vengono espressi con la Trasmittanza Termica U (W/m2K). La norma, infatti, prevede valori limite di trasmittanza per i vari componenti dell’involucro edilizio riscaldato (coperture, pareti e pavimenti).